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Diritto del Lavoro

INAIL INDENNIZZA IL DANNO CAUSATO DALL’USO ECCESSIVO DEL CELLULARE PER ESIGENZE LAVORATIVE

La Corte d’Appello di Torino, con una recente sentenza (la nr. 519/2022), ha affermato l’indennizzabilità da parte dell’INAIL dei danni alla salute, causati al lavoratore dipendente dall’uso abnorme del telefono cellulare per ragioni di servizio.

Nello specifico, alla luce dell’ esistenza della patologia di neurinoma del nervo acustico sinistro, provocata dall’esposizione prolungata alle radiofrequenze e dall’utilizzo continuo, per esigenze lavorative, del telefono cellulare nel periodo dal 1995 al 2008 -epoca in cui, per la tecnologia utilizzata, maggiore era il rischio di essere esposti a radiofrequenze nocive-, al lavoratore è stata riconosciuta un’invalidità del 53%.

FINANZIARIA 2024: APE SOCIALE, OPZIONE DONNA E QUOTA 103

Tra le novità legislative introdotte nella recente Legge Finanziaria per il 2024, segnaliamo l’innalzamento del requisito anagrafico per l’accesso all’APE sociale a 63 anni e 5 mesi, (in precedenza era a 63 anni).
Dal 1° gennaio 2024 sono necessari 61 anni di età, (in luogo dei precedenti 60 anni) per l’accesso alla c.d. “Opzione Donna”. La norma conferma quanto previsto dalla precedente disposizione in ordine ai requisiti per poter accedere all’opzione: 35 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 2023, e riduzione dell’età anagrafica in presenza di figli (60 anni di età per donne con un figlio, 59 anni di età per donne con più figli).
Confermata, infine per il 2024 la misura “Quota 103” con alcune modifiche:
– introdotto per il calcolo dell’assegno il criterio contributivo;
– imposizione di un limite all’importo dell’assegno, in misura pari a massimo 4 volte il trattamento minimo INPS;
– introduzione di una finestra di 7 mesi per i lavoratori privati e di 9 mesi per i lavoratori del settore pubblico (per finestra si intende il lasso di tempo intercorrente tra il momento in cui matura il requisito e quello in cui l’interessato inizia a percepire la pensione).

FINANZIARIA 2024: LE PRINCIPALI NOVITA’ IN MATERIA DI LAVORO E CONTRIBUZIONE

Tra le disposizioni introdotte dalla recente Legge Finanziaria per l’anno 2024, segnaliamo la conferma del taglio del cuneo contributivo per la quota a carico dei lavoratori dipendenti. Il taglio è pari al 6% per le retribuzioni mensili imponibili fino a 2.692 euro (per 13 mensilità) ed al 7% per quelle fino a 1.923 euro.
Resta esclusa da tale taglio la tredicesima mensilità.
Anche per il 2024, i “fringe benefits” non concorreranno a formare reddito da lavoro dipendente: la franchigia è di 2.000,00 euro per i lavoratori con figli a carico e di 1.000,00 per tutti gli altri lavoratori dipendenti.
Da ultimo, segnaliamo come sia stata confermata il 2024 l’imposizione al 5% – sino a 3.000 euro lordi – sulle somme erogate a titolo di premi di risultato o di partecipazione agli utili di impresa per i lavoratori subordinati del settore privato, che abbiano percepito nell’anno di imposta 2023, redditi da lavoro dipendente di importo non superiore a euro 80.000 lordi.