LA PROBLEMATICA DELLE ASSEMBLEE CONDOMINIALI ALL’EPOCA DEL COVID - 19
L’attuale emergenza sanitaria ed i conseguenti provvedimenti legislativi emanati per garantire il c.d. distanziamento sociale hanno comportato l’impossibilità per l’amministratore di convocare le assemblee condominiali, come precisato dallo stesso Governo nella FAQ dedicate alla sezione “riunioni”, fatto salvo il caso in cui le stesse vengano svolte in videoconferenza.
Sul punto, però, è bene precisare che tale modalità di espletamento delle assemblee condominiali non ha una disciplina specifica; sarebbe conseguentemente auspicabile uno specifico intervento legislativo in tal senso, così come è stato previsto dall’art. 106 del D.L. 17 marzo 2020 n. 18 per le assemblee ordinarie e straordinarie delle società.
Nel contempo, se è pur vero che l’amministratore può, in molti casi, provvedere alla gestione del condominio, senza il preventivo consenso dell’assemblea; è altresì vero che si pone una seria problematica in relazione alla gestione della raccolta dei fondi condominiali, in assenza di una preventiva delibera assembleare di approvazione del preventivo e del consuntivo.
Unica via percorribile sarà quella di chiedere, comunque, ai condomini l’anticipazione di ratei di spese condominiali, determinati in via provvisoria, confidando nella buona fede e nello spirito di collaborazione dei singoli.